lunedì 29 ottobre 2012

La strada dell'Inferno (1910)

Una delle molte vie scomparse di Barcellona é la Via dell'Inferno (carrer Infern), una viuzza di poco meno di due metri di larghezza che scorreva fra il carrer Ripoli e il carrer San Joan (anche loro scomparse).Oggi quella strada si troverebbe fra la Piazza Antonio Maura e il carrer de la Catedral, come potete vedere nella foto (-1-) con la riga rossa, foto dell'Archivio Fotografico di Barcellona.
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La riga rossa ci dice
dov'era il Carrer de l'Infern
(foto Archivio Fotografico Barcellona)
 El Carrer de l'Infern era una via stretta, circa 2 metri, e negli ultimi anni di esistenza ospitava un'Accademia di Disegno Industriale; all'inizio e alla fine della viuzza c'erano due barre verticali per impedire il passaggio dei carri, probabilmente dovuto alle dimensioni della via.
Non mancano le leggende.
Una di queste, che poi tanto inventata non é, visto che ci sono riscontri poliziali di quell'epoca, dice che gli abitanti di quella zona, erano impauriti da grida e geminiti che provenivano da una delle case della via e da un forte odore infernale molto acre che nessuno  sopportava. Quando la polizia percuisí il locale, trovó alcuni cadaveri nudi,  candele e simboli starni e un crocefisso appeso al contrario. Per la polizia e per la gente non c'erano dubbi, quello era un luogo dove avvenivano pratiche sataniche. Durante le indagini, alcuni testimoni parlarono di lussuose macchine dalle quali scendevano misteriosi ocupanti, alcuni dei quali pareva fossero il Marchese di Sentmenat e il Dottor Ricard, famoso paleontologo, ma in seguito ritrattarono tutto, per paura, e la polizia chiuse frettolosamente le indagini, ordinando che tutta la via fosse demolita con la scusa che da quelle parti avrebbe dovuto passare l'attuale Via Laietana.
Altri ancora, nell'gnoranza popolare, crdevano che per quella via si raggiungesse davvero l'Inferno !



giovedì 25 ottobre 2012

La Porta d'Europa (2000)

Inaugurato il 3 giugno 2000, il ponte basculante del porto di Barcellona, La Porta d'Europa, é considerato uno dei piú bei ponti del mondo. Progettato da Juan José Arenas, della Arenas y Asociados, il ponte ha un'altezza di 22 metri sopra il livello del mare, 242 metri di lunghezza totale e sono stati impiegati 1300 tonnellate di acciaio 



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-1, 2- disegno del progetto
(fonte Arenas y Asociados)

Il ponte aperto
(fonte en.structurae.de)


altre foto spettacolari su Non solo Barcellona...

domenica 21 ottobre 2012

Francisco de Goya (1746-1828)

Francisco de Goya y Lucientes non é una figura catalana, ma la cittá di Barcellona gli dedica una statua bronzea nell'Avenida Roma, all'incrocio con la Calle de Aragó, opera dello sculrore José Gonzalvo Vives, morto nel 2010.
Il pittore spagnolo nacque, infatti, a Zaragoza il 30 marzo 1746 per andare a morire in Francia in quella di Burdeos il 16 aprile del 1828.
Goya fu pittore e scrittore, e viene considerato il precursore della pittura contemporanea del XX secolo.
Fra le altre cose, Goya visitó l'Italia per apprendere l'arte di illustri pittori dell'epoca quali Il Veronese e Raffaello. 
Fra le sue opere piú interessanti figuarano La Maja desnuda e la Maja vestida, Canibales, El Coloso, El tres de mayo de 1808 e il quadro di Saturno che divora un figlio. 
Goya fu anche uno fra i pochi artisti che si fece ben sei autoritratti, il primo nel 1773 e l'ultimo quattro anni prima di morire, nel 1824.

la scultura di Goya
inaugurata il 9 giugno 1984



La Casa del Diavolo

Gracia é uno dei quartieri piú conosciuti e pittoreschi di Barcellona, fu una volta un piccolo paesino indipendente e una importante colonia gitana e poprio di un gitano che vi voglio raccontare una leggenda.
Siamo nel 1892, un tale che rispondeva al nome di Agustin Atzerias viveva alla Calle Josep Torres n.20, via principale della comunitá gitana di quell'epoca.
Questi era un piccolo impresario e le cose gli andavano bene e viveva agiatamente, cosí decise di riformare casa propria esponendosi a una grossa spesa.
Peró, fatalitá della vita, la sua piccola impresa cominció a scricchiolare e gli affari cominciarono ad andare per il verso sbagliato, cosicché il signor Atzerias presto si ritrovó con poca liquiditá e la ristrutturazione della casa da pagare.
Non sapendo come fare e cosa fare, decise di rivolgersi al Diavolo in persona, facendo un patto: gli avrebbe dato l'anima in cambio del primo premio della lotteria!
Frutto di questo patto o semplice casualitá (meglio pensare a questa seconda ipotesi), Atzerias vinse davvero il primo premio della lotteria e cosí poté far fronte alle spese per la ristrutturazione della casa.
Peró Atzerias non si accontentó di aver venduta l'anima al Diavolo, volle fargli un ulteriore omaggio decidendo di mettere sopra tutte le porte diverse teste di Demoni e fece dipingere scene infernali nella facciata.
Naturalmente, i suoi vicini, gitani e non, non erano per niente contenti di avere quella casa al loro costato.
Oggi, da allora, sono trascorsi piú di cento anni, dei murali della facciata si sono persi i ricordi, ma la casa con le teste del Diavolo rimane, e la casa é conosciuta come la Casa del Diavolo, ed oggi sta per essere riformata un altra volta.
Un altro patto con il Diavolo?
Lascerá il Diavolo che si faccia la ristrutturazione senza metterci lo zampino?






Lascerá il Diavolo che si faccia la ristrutturazione
senza metterci lo zampino?

fonte delle notizie dal blog la rosa del fuego
foto di Re Nato

venerdì 19 ottobre 2012

Auto d'epoca

 Girovagando per blog, ho trovato in quello de las mentiras...queste bellissime foto d'epoca che ritraggono la Barcellona di inizio secolo alle prese con le prime automobili, buona visione.



Foglietto informativo
sulle prime carrozzerie
di automobili
c'é scritto: Notizia sulle Carrozzerie Meccaniche
con sospensione a molle
senza motore ad aria, né vapore, né cavalli
Nuova e importante invenzione
con Privilegio Esclusivo
di Sua Maestá
(1864)

Primo veicolo che circola per Barcellona
(1890)

Paseo de Gracia
macchine e carrozze
(1900)

Pubblicitá di una impresa
di costruzioni di automobili:
la Compagnia General Española
Nel foglietto c'é´scritto: Costruzione di carrozzerie e automobili elettriche; specializzati in grandi carrozzerie per il trasporto di persone; rappresentanza e vendita di tutti i tipi di automobili e motocicli; le fabbricazioni di questa Casa competono sempre vantaggiosamente con tutte le altre in soliditá, eleganza ed economia; tutte le carrozzerie sono garantite un anno; per linee servite da automobili elettriche si fanno preventivi di centraline elettriche e ci incarichiamo dell'installazione e della manutenzione; cataloghi e preventivi gratis a quanti li richedano; la Casa fornirá anche personale specializzato per il mantenimento delle carrozzerie.


Horta (1902)

Traffico in Paseo de Gracia
(1905)

Una delle prime automobili
immatricolate con targa
(1907)

Paseo de Gracia
(1907)

Persone e motori
in Paseo de Gracia
(1908)

Si comincia ad asfaltare
il Paseo de Gracia
(1908)

A Barcellona aumenta il traffico
si contano giá ben 407 automobili !
(1909)

Bambini posano dentro un automobile
a Horta
(1910)

Prima donna al volante, inziano i guai...
Parco de la Ciutadella
(1910)

Paseo de Gracia incrocio con
Calle Mallorca
(1910)

Ronda di San Pedro
(1910)


giovedì 18 ottobre 2012

Caffé Torino (1902-1911)

All'incrocio fra il Paseig de Gracia 18 e la Gran Via, dove una volta c'era il Café Torino, oggi c'é una gioielleria.
Il Café Torino, opera maestra del modernismo, fu all'inizio del XX secolo punto di incontro e di riferimento della borghesia  barcelonesa dove si beveva il vermut, bibita fino ad allora sconosciuta e introdotta in Spagna da Flaminio Mezzalama che oltre ad essere importatore per tutta la penisola iberica del Martini & Rossi, era anche il proprietario del locale.
Fu inaugurato nel 1902 e fra gli architetti che lo progettarono c'era anche Antoni Gaudí che disegnó il salone arabo.
Nel 1903 ricevette un premio dal Comune di Barcellona quale miglior esercizio commerciale della cittá.
Nel 1911 chiuse i battenti e inizió il mito del Café Torino.

Café Torino, com'era (1902)

Interno del café
in un disegno di Xavier Nouger
(foto flickr)


Salone Arabo disegnato da Gaudí

le fotografie in bianco e nero
sono state copiate dal blog las mentiras...

lunedì 15 ottobre 2012

La Settimana Tragica di Barcellona (luglio 1909)

Incendi nella Settimana Tragica
Barcellona fu conosciuta come la
Ciutad Cremada
(fonte wikipedia)

Settimana Tragica è il nome che è stato dato a una serie di sanguinose contestazioni contro l'esercito da parte delle classi operaie di Barcellona e di altre città catalane, supportate da anarchici, comunisti e repubblicani, durante l'ultima settimana del Luglio 1909. Fu causata dal richiamo, da parte del primo ministro Antonio Maura, di truppe di riserva che sarebbero state utilizzate come rinforzi quando la Spagna ricominciò la sua attività coloniale in Marocco.
Il Ministro della Guerra richiamò la Terza Brigata Mista, che era composta da unità attive e di riserva in Catalogna. Tra queste vi erano 520 uomini che avevano completato il servizio attivo sei anni prima. Era possibile rifiutare di arruolarsi ma questo sarebbe costato 6000 real (circa 1500 pesetas), una cifra oltre le possibilità della maggior parte dei lavoratori che corrispondeva a circa un anno di salario medio.
A causa di questo l'organizzazione Solidariedad Obrera, guidata da anarchici e socialisti, organizzò uno sciopero generale per il 26 luglio 1909, un Lunedì, contro il richiamo dei riservisti da parte di Maura. Atti di vandalismo furono compiuti da elementi chiamati jovenes barbaros, associati con il Partito Repubblicano Radical Socialista di Alejandro Lerroux. Il Martedì gli operai presero il controllo di Barcellona, fermando i treni delle truppe e deviando i tram.
Molti dei rivoltosi erano antimilitaristi, anticolonialisti e anticlericali. La Chiesa era considerata parte della corrotta struttura borghese i cui figli non sarebbero dovuti andare in guerra e molti erano stati fomentati contro la Chiesa da parte degli elementi anarchici presenti nella città (e per questo furono presi di mira e bruciati molti conventi).
Dopo gli incidenti nel centro di Barcellona, le forze di sicurezza spararono ai dimostranti sulle Ramblas. Vennero così formate barricate nelle strade e la legge marziale fu proclamata. Le truppe Barcellonesi si rifiutarono di sparare ai loro compatrioti così il governo mandò a sedare la rivolta truppe provenienti daValencia, Saragozza, Pamplona e Burgos, causando così decine di morti e concludendo così la rivolta (fonte Wikipedia).

La Guardia Civile effettua
alcuni arresti


Casa in cui veniva dato aiuto alla popolazione

Convento delle Suore della Enseñanza
con i miliziani al rancho

Rovine del Collegio di San Jorge

Convento delle Suore Concezioniste

Convento Salesiano

Interno del Covento dei
Padri Pii degli Escolapios

Convento delle Suore Magdalene

Convento del Sacro Cuore

Convento del Sacro Cuore di Gesú

Croce Rossa

Convento Padri Pii degli Escolapios

Cartolina Postale del 1909 che recita:
Con la presente cartolina puoi vedere
una piccola dimostrazione
di quello che succede a Barcellona

Chiesa di San Pietro

Convento delle Suor Magdalene

Convento delle Suor Magdalene

Barricate in Calle San Pablo

Barricate in Calle San Pablo

Collegio del Collegio Catechista

Trasporto di feriti nella Rambla

Miliziani nella Barceloneta

Chiesa di Santa Geronima


Profanazione di tombe e....


...di cadaveri


Convento di San Jorge

Convento di San Pedro de Las Puellas

Sede del Partito Solidad Obrera
nella Rambla,
oggi c'é il negozio della Nike

Giornalino del Partito

Barricate nella Rambla