lunedì 3 dicembre 2012

Gli amanuensi di Barcellona (metá sec.XIX)


C'erano una volta, non molto tempo fa, di fronte al Palazzo della Virreina e di fronte al mercato della Boqueria, nella Rambla, piccole casette di legno dove gli amanuensi barcelonesi si installarono per dar vita a questa professione oggi scomparsa.
L'analfabetismo dell'epoca, era la metá del XIX secolo, imperava e questo prometteva bene per il negozio degli amanuensi capaci di dominare e decifrare la magia della parola scritta. 
Erano tempi in cui la buona lettera e la cultura erano distintivi sociali. Secondo le cronache dell'epoca, i primi amanuensi erano militari in congedo dopo le guerre carliste, che scambiarono le armi per una parola scritta. La maggior parte di questi amanuensi si limitava a scrivere parola per parola quello che i clienti dettavano, ma c'era anche chi aveva delle lettere giá scritte, soprattutto lettere d'amore, dove bisognava scrivere solo il nome del mittente e quello del destinatario.
Poi, con il tempo, la progressiva culturizzazione del paese fu il principale concorrente degli amanuensi.
Poi venne la macchina da scrivere, e il fascino della scrittura cominció a perdersi.
Nel 1959, proprio quando nacqui, ironia della sorte, un furibondo incendio distrusse quasi tutte le casette di legno, che vennero ricostruite  nella Plaza del Doctor Fleming.
Negli anni '80 le casette furono definitivamente smantellate e gli amanuensi scomparvero per sempre.
Oggi nella Rambla non ci sono piú le casette degli amanuensi, ma proliferano i cyber caffé e gli internet-point.
Cosí va la vita.
Cosí va il progresso, ma la cultura rimane.

1981, Plaza Doctor Fleming



Palau de la Virreina, 1920

1988

1974





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