Scoperto nel 1992 grazie alle opere per la costruzione di una stazione elettrica e alla perseveranza di una storica catalana che insisteva circa l'esistenza di un rifugio proprio nel punto in cui é stato scoperto, venne aperto al pubblico nel 2006.
Ha una capacitá di 200 persone, costruito 12 metri sotto terra con 250 metri di tunnel con la classica boveda catalana che vanno dalla piazza alla Calle de les Guilleries.
Le pareti e il tetto sono in mattoni rossi e ancora si possono vedere i servizi igienici, il banco dell'infermeria (fatto di mattoni) e anche il nero delle candele che la gente accendeva per illuminare e scaldarsi un poco dopo che una sirena li avvisava che il bombardamento era imminente.
Le pareti e il tetto sono in mattoni rossi e ancora si possono vedere i servizi igienici, il banco dell'infermeria (fatto di mattoni) e anche il nero delle candele che la gente accendeva per illuminare e scaldarsi un poco dopo che una sirena li avvisava che il bombardamento era imminente.
L'entrata al rifugio (fonte: todosobremiviaje.wordpress.com) |
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1.2.3.4.5.6 le scale che portavano sotto terra a 12 metri di profonditá |
La volta (boveda) catalana |
Una galleria scavata nella terra |
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1.2 L'infermeria con i tavolacci in mattone |
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1.2 Una galleria mai costruita che doveva condurre alla Calle Topazio |
Particolare dei muri in mattoni rossi |
La corrente elettrica originale dell'epoca |
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